Il 7 aprile scorso c’è stata la Milano Marathon, ed in quest’ultima edizione è stato segnato un nuovo record con quasi 9000 corridori iscritti, tra singoli, gruppi ed associazioni.
Noi di Africathletics siamo riusciti a partecipare grazie a Najla, una nostra cara amica running coach del Nike Running Club di Milano, una community che promuove lo sport con allenamenti gratuiti itineranti per tutta la città permettendo di far avvicinare tutte le persone alla corsa senza distinzioni di età o esperienza, un vero e proprio movimento che funziona.
Najla, insieme al suo gruppo di Running Flying Girls, ci ha donato due iscrizioni alla Milano Marathon permettendoci di preparare due staffette pronte a correre verso l’obiettivo.
È inizio aprile, la sveglia suona presto e fa freddo. Fortunatamente il sole splende alto in cielo e di nuvole ce ne sono pochissime, così mentre facciamo colazione tutt’insieme ci scappa anche qualche risata nel definire gli ultimi dettagli del tragitto prima della corsa. Volevamo viverci un momento insieme prima di dividerci. Un bel abbraccio di gruppo, posizioni condivise, giù in metro e ci vediamo al traguardo.
L’orario di partenza della maratona è previsto alle 9:15 ma ben prima si è iniziata a sentire la musica per tutta la città, il clima è frizzante.
La metro è affollata, c’è chi sfoggia le scarpe da ginnastica nuove di zecca, chi si concentra eclissandosi con le cuffie, grupponi di ragazzi che ridacchiano, ognuno sta giungendo alla propria destinazione e la voglia di sgambettare aumenta a dismisura.
La fiumana di gente è elettrizzata dalla voglia di partire in una Milano che non ti aspetti; i più timidi vengono galvanizzati dai più carichi in questa spirale di hype che pervade tutti nel tragitto verso le proprie postazioni.
Alla partenza il freddo di aprile scompare nell’onda di entusiasmo generale, costantemente alimentato dalla folla urlante di tifosi muniti di grandi sorrisi, forti applausi e sventolanti striscioni.
Mentre l’icona della posizione condivisa si muove al proprio passo, in nessun momento nessuno di noi si è sentito solo in una Milano che t’assordava con gli stand attrezzati e che poco più avanti ti lasciava in silenzio, a farti ascoltare solamente il tuo respiro.
Soprattutto non ci siamo sentiti soli perché come noi molti altri, se non tutti, correvano per un motivo.
Questi motivi potevi notarli ovunque, sulle magliette, sulle fronti, sugli striscioni e sui sorrisi, azzardiamo dicendo che alla maratona hanno partecipato più motivi che persone.
Alla fine delle prime 3 tratte ogni coppia di staffettisti è tornata in metro per raggiungere il traguardo nell’attesa dell’arrivo dell’ultimo duo, oltre che partecipare attivamente alla maratona siamo potuti diventare noi stessi spettatori della nostra sfida assaporando pienamente tutte le sfaccettature di quest’esperienza.
Siamo orgogliosi di aver partecipato a questo grandioso evento e siamo fieri di poter affermare che Africathletics c’era. Riempiti di gioia e consapevolezza continuiamo a correre verso i nostri obiettivi.